L’Insti HIV Test per uso autodiagnostico è un test immunologico qualitativo monouso rapido e a scorrimento verticale per l’individuazione di anticorpi al Virus da Immunodeficienza Umano di Tipo 1 (HIV-1) e di Tipo 2 (HIV-2) nel sangue intero da pungidito. Il Test Insti Multiplex HIV-1/2 Sifilide Ab è un test singolo in vitro monouso rapido ad immunodosaggio qualitativo a flusso per il rilevamento di anticorpi contro il virus dell’immunodeficienza umana di tipo 1 / tipo 2 e di Treponema pallidum nel sangue umano intero con EDTA, sangue del polpastrello, siero o plasma EDTA. La sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) è causata da almeno due retrovirus, HIV-1 e HIV-2. L’HIV-1 e l’HIV-2 sono simili nella struttura genomica, nella morfologia e nella capacità di causare l’AIDS. L’HIV si trasmette principalmente attraverso il contatto sessuale, l’esposizione al sangue o agli sangue emoderivati, o da una madre infetta al suo feto. Le persone con maggiore rischio di infezione da HIV sono gli emofilici, i tossicodipendenti per via endovenosa e gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini (MSM). L’HIV è stato isolato da pazienti con AIDS, complesso correlato all’AIDS (ARC) e da persone ad alto rischio di contrarre l’AIDS. Gli anticorpi specifici per le proteine del pericapside dell’HIV sono prevalenti nei sieri di persone ad alto rischio di contrarre l’AIDS e nelle persone con AIDS o ARC. La presenza di anticorpi contro l’HIV indica una precedente esposizione al virus, ma non costituisce necessariamente una diagnosi di AIDS. La prevalenza di anticorpi contro l’HIV in persone non note per essere a rischio di contrarre l’infezione da HIV è sconosciuta, ma significativamente inferiore. L’assenza di anticorpi contro l’HIV non indica che un individuo sia privo di HIV-1 o HIV-2; l’HIV è stato isolato da individui sieronegativi prima della sieroconversione. La specificità e la sensibilità del test dipendono, tra gli altri fattori: a) dalla selezione di antigeni dell’HIV usati per il rilevamento di anticorpi, b) dalle classi di anticorpi riconosciute dal coniugato di rilevazione e c) dalla complessità del protocollo utilizzato per eseguire il test. In alcuni campioni possono verificarsi reazioni aspecifiche. Un risultato del test INSTI reattivo dovrebbe essere considerato come un risultato preliminare, con un’adeguata consulenza fornita in ambito POC. A seguito di un risultato reattivo del test rapido per l’HIV, è necessario prelevare un campione di sangue venoso in una provetta di raccolta con EDTA (per sangue intero o plasma) e inoltrarlo a un laboratorio per il test di conferma dell’HIV. Il Treponema pallidum è l’agente eziologico della sifilide. Alcune delle proteine di questo organismo sono altamente immunoreattive e le persone infette sviluppano anticorpi subito dopo l’infezione. Questi anticorpi non subiscono influenze con il trattamento e una volta indotti rimangono rilevabili per anni. È possibile che una persona sia positiva agli anticorpi per T. pallidum, ma che sia stata curata dall’infezione. A seguito di un risultato reattivo per gli anticorpi di T. pallidum, è necessario prelevare un campione di sangue venoso in una provetta di raccolta con EDTA (per sangue intero o plasma) o in una provetta con tappo rosso (per siero) e inoltrarlo a un laboratorio per effettuare il test di conferma della sifilide. È necessario un test di conferma per determinare se la sifilide è attiva o se il risultato reattivo è causato dall’infezione pregressa nel paziente